21/09/2016
Prima squadra
Terza giornata coppa Veneto di seconda categoria girone 17
Formazione:
1 Palermito
2 Glavaz
3 Tommasini
4 Corbetti
5 De Vicari
6 Cattani
7 Bigarella
8 Meneguzzo
9 Scala
10 Bernardi ©
11 Rebeschini
12 Cecchetto
13 Capozzi
14 Graziani
15 Cenzi
17 Facchinetti
18 Sottoriva
All. Ciro Vicari
Aiuto All. Davide Ambrosini
Cambi:
st Cenzi per Scala
st Facchinetti per Corbetti
st Sottoriva per Rebeschini
st Astrini per Bigarella
st Capozzi per Glavaz
La miglior gioventù dell’Union contrapposta a una squadra esperta di ottimi giocatori. Commentare un 3 a 0 diventa così un’impresa ardua. Scrivere che la sconfitta è giusta ma il passivo è troppo pesante, è una frase fatta ma calzante. Cominciamo con il dire che la squadra di casa è scesa in campo con la feroce determinazione di chi vuole a tutti i costi passare il turno, e che ha giocato con un cinismo disarmante. Una squadra ben organizzata, che portava il pressing in modo corale aiutata anche, dalle ridotte dimensioni del campo. Ecco l’Union ha sofferto più la compattezza che i singoli. La Stanga ha capitalizzato le prime 3 azioni da gol capitate tra i piedi. Dopo 25 minuti l’Union si trova quindi già a scalare una montagna. Ci vorrebbe un’impresa con l maiuscola, ma questa sera non è sera. Eppure superato lo shock del passivo lampo, l’Union nel quarto d’ora finale, si è resa artefice di un forcing che ha portato alla conclusione (fuori dallo specchio) nell’ordine Corbetti, Tommasini, e Bernardi. Meritavano invece diversa fortuna i due siluri di Meneguzzo neutralizzati dall’attento Girotto. Sembra un buon viatico per la il secondo tempo, ma così non è stato. I locali, intuiscono il pericolo di un rilassamento precoce e non mollano un centimetro. I cambi, Cenzi per Scala, Facchinetti per Corbetti, Sottoriva per Rebeschini, Astrini per Bigarella e Capozzi (esordiente) per Glavaz non cambiano l’inerzia della partita, il cui controllo resta saldamente nelle mani della Stanga. Subentra invece del nervosismo con 4 cartellini gialli a carico dell’Union (Cattani, Meneguzzo, Bernardi e Facchinetti). Il risultato non cambia e il gioco si fa più spezzettato fino a quando l'arbitro non manda tutti negli spogliatoi. Con un pareggio, una vittoria e una sconfitta, l'Union esce quindi dalla coppa. Ci sarà tempo il prossimo anno per rifarsi.